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martedì 31 luglio 2012

Il rischio di infarto aumenta per chi lavora di notte

Chi lavora su turni notturni ha un rischio leggermente maggiore di andare incontro a un attacco di cuore rispetto a chi lavora di giorno. Ciò è testimoniato da una ricerca apparsa sul British Medical Journal, che ha raccolto i dati di analisi precedenti per un totale di 2 milioni di lavoratori. Lo studio guidato dall'universita' dell'Ontario (Canada) ha analizzato 34 articoli gia' pubblicati, che hanno dato conto di oltre 17 mila eventi coronarici. Il rischio di attacco di cuore e' risultato piu' alto del 24 per cento nei lavoratori notturni, mentre quello di ictus del 5 per cento e quello in generale di un evento coronarico del 25 per cento. All'incremento del rischio di malattia, sottolineano pero' gli autori, non ha fatto seguito un analogo incremento nella mortalita', che sale solo di poco. La causa del maggior rischio, spiegano gli esperti, sta nella difficolta' a dormire e ad avere un'alimentazione equilibrata: "Chi effettua turni notturni non ha un periodo ben definito di riposo - affermano - sono in uno stato di perpetua eccitazione del sistema nervoso, il che porta a conseguenze negative per obesita' e colesterolo. Programmi di screening dovrebbero essere realizzati al fine di identificare le persone che rischiano di più".
fonte: http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201207311247-hpg-rsa1013-cuore_i_turni_di_lavoro_notturni_aumentano_il_rischio_di_infarto

lunedì 30 luglio 2012

Sfatiamo un mito: i cibi industriali non sono tutti negativi

Non tutto il cibo industriale ha un effetto negativo per la salute: ciò è dichiarato da un editoriale apparso sulla rivista 'Advances in Nutrition', secondo cui alcuni alimenti industriali, come quelli addizionati di vitamine, hanno anzi un ruolo ormai insostituibile nell'offrire queste sostanze nutritive. "Quando si pensa ai cibi industriali ci si focalizza soprattutto sulla convenienza, e sul fatto che durano piu' a lungo e non hanno bisogno di lunghe preparazioni - dicono gli autori, fra cui Johanna Twyer della Tufts university di Boston (Usa) - tuttavia ci sono altri importanti vantaggi: la pastorizzazione del latte riduce i rischi di contaminazione, e congelando le verdure subito dopo la raccolta si preservano i valori nutrizionali. 

Le lavorazioni industriali inoltre possono eliminare sostanze come glutine e lattosio dai cibi, fornendo dunque maggiori scelte alimentari ai consumatori celiaci o con intolleranze". Secondo gli esperti e' comunque molto difficile rinunciare ai cibi industriali: "Dati gli stili di vita moderni e' poco realistico che i consumatori riescano ad abbandonare i cibi industriali, nonostante l'immagine fuorviante che spesso ne danno alcune organizzazioni  - concludono - la sfida per i nutrizionisti ora e' guidare i consumatori nello scegliere le opzioni piu' sane, e dall'altra parte gli scienziati devono creare cibi industriali che siano sia salutari che appetibili".
fonte: http://www.agi.it/food/notizie/201207301201-eco-rt10074-alimentare_esperti_non_tutto_il_cibo_industriale_fa_male

domenica 29 luglio 2012

Luoghi da visitare: KAZAN



Vi presentiamo (grazie al servizio di Repubblica Viaggi) una carrellata di immagini molto belle direttamente dalla città di Kazan, la capitale del Tartasan, repubblica russa a prevalente popolazione musulmana. Si tratta di una delle più vecchie città russe (pensate che ha ben mille anni); essa è situata a circa 500 chlometri ad est della capitale russa Mosca, collocata sulla confluenza tra il Volga e la Kazanka. Purtroppo il verificarsi di recenti attentati, con vittime religiosi musulmani, hanno intaccato una tradizione di grande tolleranza etnico-religiosa, fino a ieri l'orgoglio di questa città con una demografia di poco più di un milione di abitanti. Una convivenza pacifica, che traspare da una semplice occhiata del tessuto urbano, a cominciare dal Cremlino (Patrimonio Unesco), il quale alloggia la moschea e la cattedrale ortodossa, l'una posta accanto all'altra. Per poi proseguire con le molte chiese di differente culto religioso, le quali costellano una città molto interessante, nonostante le immancabili memorie dell'architettura sovietica. Tra le foto si può notare anche una bella veduta della piazza sotto la moschea '' Qul Sharif '', sita all'interno del Cremlino di Kazan. Il Cremlino è sito Unesco World Heritage.


La traduzione letterale della parola tatara '' qazan '' è caldaia o calderone, o magari potrebbe derivare da qazğan, con significato di fossato, canale. Pare che i tatari considerano il nome correlato alla similarità geografica della loro città con una padella, vista la collocazione in una zona depressionale, sotto il livello del territorio circostante. Una leggenda più romantica ci narra invece l'aneddoto di una principessa tatara che avrebbe perso nel fiume una padella o un vassoio d'oro mentre lo stava lavando, nel posto dove in seguito sarebbe nata appunto la città di Kazan.
fonte: http://www.repubblica.it/viaggi/2012/07/27/foto/kazan_la_citt_multietnica_nel_cuore_russo-39816047/2/



Zuckerberg snobba l'ipotesi di un cellulare targato Facebook

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha già troppe cose di cui occuparsi per non avere voglia di buttarsi in un business che non è suo, ovvero quello dei cellulari. Zuckerberg ha infatti ha smentito ufficialmente l'ipotesi di uno smartphone targato FB e dedicato al social network, assieme alla taiwanese Htc. Le voci parlavano di un lancio già questa estate, poi rinviato a metà 2013. Alla presentazione della (brutta) trimestrale agli azionisti, Zuckerberg ha negato che attualmente ci sia un reale interesse da parte di Facebook nell'ideare uno smartphone: "Sviluppare un nostro telefonino non avrebbe senso per noi", ha affermato. 

Decisione saggia: perché buttarsi su un solo produttore, quando in realtà l'interesse di Palo Alto è quello di essere quanto più possibile su tutti i cellulari? Inoltre, c'è un precedente che la dice lunga: qualche anno fa Google lanciò uno smarthphone tutto suo: un flop, e Mountain View ha capito che la strategia giusta era 'piazzare' il software (Android) su quanti più modelli possibili. Una lezione che il giovane CEO miliardario ha capito benissimo: "Facebook è l'applicazione più utilizzata su tutte le piattaforme mobili. Ora i nostri obiettivi sono aumentare la profondità dell'esperienza e accrescere il numero di utenti".
fonte: http://blog.quotidiano.net/ferri/2012/07/28/facebook-no-smartphone-zuckerberg-trimestral/

sabato 28 luglio 2012

Apple pensa di investire su Twitter per lanciarsi nel mondo 'social'

La 'mela morsicata' ha scelto Twitter: infatti, stando al New York Times, il colosso di Cupertino è in contatto col celebre sito di hashtagging. L'investimento dell'azienda fondata da Steve Jobs su Twitter potrebbe fruttare al micro-blogging un balzo nella sua valutazione di mercato: nel 2011 Twitter valeva quasi otto miliardi di dollari, dopo questa maonvra siglata Apple potrebbe arrivare a più di dieci miliardi. Dopo aver guadagnato enormi successi nel campo della telefonia e dei tablet, Apple godeva di scarso appeal nel mondo 'social', malgrado questo settore sia ormai trainante di tutta l'attività on-line. Per questo motivo, sarebbero pronti centinaia di milioni di investimenti sull' 'uccellino'. 

Una joint venture più forte Apple-Twitter lancerebbe una sfida molto seria al dominio di Google e Facebook. E' noto infatti che sinora Apple non abbia mai avuto ''grandi amici'' nel mondo dei Social Media. I suoi rapporti con Facebook, ad esempio, sono stati messi in crisi quando l'azienda di Mark Zuckerberg ha raggiunto un accordo con Ping. Poi, sempre FB ha stretto rapporti con Microsoft, che ha una piccola percentuale del suo pacchetto azionario. E Apple e Google sono rivali nel mercato dei telefonini per non parlare della scelta sempre di Google di creare il suo social network, Google + Plus. ''Apple non ha un suo social network, ma se mi chiedete se ne ha bisogno, la mia risposta e' si'', ha affermato il grande capo Tim Cook, in una recente conferenza.
fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1054480/apple-allunga-le-mani-sul-social-twitter-pronto-un-investimento-miliardario.shtml

Google facilità le ricerche: con Handwrite si fanno a mano

Nei laboratori di Mountain View si studia da mesi un modo che permetta di fare a meno delle fastidiosissime tastiere touchscreen. Hanno attivato la ricerca vocale e hanno perfezionato Google Instant offrendo risultati mentre ancora stai digitando.. Un solo asso era rimasto nella manica, ovvero la scrittura a mano sul display. Adesso, con il lancio di Google Handwrite, l’utente allergico alle tastiere touchscreen ha a disposizione anche quest’ultima scorciatoia. Handwrite è un tool che permette a Google di riconoscere parole vergate (in stampatello) con un dito sullo schermo multi-touch di uno smartphone o di un tablet, posto ovviamente che si abbia una calligrafia lontanamente leggibile. Per attivare questa modalità basta accedere a google.com dal proprio dispositivo mobile, entrare nella sezione impostazioni e selezionare la scrittura a mano. A quel punto comparirà, in basso a destra sul tuo display, una specie di g scribacchiata, è il pulsante per attivare la scrittura a mano. E qual è il funzionamento? Alcuni utenti hanno dichiarato di utilizzarlo già con buoni risultati, altri ci hanno rinunciato dopo pochi tentativi.

Sul video di presentazione si vedono persone che scribacchiano felici in punta di polpastrello con la stessa facilità con cui scriverebbero il proprio nome sulla condensa di una finestra in inverno. Per vergare la propria query si può utilizzare tutto lo schermo, anche passando con il dito sopra link e searchbar, e se da un lato questo rende più facile usare Handwrite, dall’altro a volte l’interfaccia fatica a capire se tu stia cliccando uno dei link comparsi o iniziando a scribacchiare un’altra lettera. Manca inoltre un gesto per cancellare quanto appena scritto, e passare dalla scrittura a mano al tasto cancella può essere frustrante. A Google però mettono le mani avanti, Handwrite è ancora in beta, si tratta di un esperimento, perciò è plausibile che l’esperienza non sia delle più scorrevoli. Ad ogni modo, dall’azienda forniscono una serie di trucchetti per utilizzare al meglio la nuova feature. Consigliano inoltre di usare la versione mobile di Chrome e assicurano una fruizione migliore su smartphone con sistema operativo Android 2.3 o superiore, iPhone con iOS 5 o superiore e tablet con Android 4.0 o superiore.
fonte: http://mytech.panorama.it/google-handwrite-da-oggi-le-ricerche-si-fanno-a-mano

venerdì 27 luglio 2012

La super banda larga di Google: Fiber a un Giga al secondo

Tra le tante iniziative che circolano a Mountain View, ce n’è anche una che riguarda la Rete nella sua caratteristica più intima, quella della trasmissione fisica dei dati. Si chiama Google Fiber ed è il primo vero progetto che vede Google nelle vesti di fornitore di banda larga. Lo scopo della grande G è infatti quello di realizzare un network decisamente più estremo rispetto a quello tradizionale, con velocità sino a un Gigabit al secondo. Una superstrada per le trasmissioni Internet, quindi, nella quale far transitare tutte le applicazioni più bandivore, dalla Tv su Internet ai servizi medicali in tempo reale. Annunciato per la prima volta nel febbraio del 2010, Google Fiber è ora pronta all'esordio. Sarà Kansas City la prima città a saggiare le doti del network che promette connessioni cento volte più veloci rispetto alla normale fibra ottica. 

Lo ha comunicato la stessa azienda californiana, precisando che ci saranno tre tipologie di offerta rivolte agli utenti delle due aree metropolitane della città, nel Missouri e nello stato del Kansas: una pressoché gratuita (si pagheranno solo le spese di installazione una tantum) per navigare agli standard attuali di velocità (5Mbps), una da 70 dollari al mese per le connessioni a 1Gbps (più un Terabyte di spazio su Google Drive) e una da 120 dollari al mese (sempre da 1 giga al secondo) con l’aggiunta di Google TV. Per Big G lo scopo non è tanto quello di guadagnare sulla vendita dell’infrastruttura, ma di creare le condizioni migliori per il passaggio dei propri servizi di nuova generazione. Del resto, come hanno più volte sottolineato i vertici della società, la velocità media delle trasmissioni a pacchetto è di poco superiore a quella di 16 anni fa, quando Internet faceva capolino nelle case dei primi utenti.
fonte: http://mytech.panorama.it/google-fiber-ecco-la-super-fibra-da-1-giga-al-secondo

giovedì 26 luglio 2012

Gli occhiali 'a realtà aumentata' di Google scatteranno foto

Tramite un post privato sul social network Google+, trapelato fuori dalla cerchia nell'arco di pochi minuti, Sergey Brin ha rivelato ai pochi eletti appassionati un nuovo particolare del Project Glass. Gli occhialini a realtà aumentata messi a punto nei Google Labs avranno una modalità di scatto automatico delle fotografie, una ogni dieci secondi, con la possibilità ulteriore di inviarle immediatamente a Google+ tramite l'opzione 'Instant Upload'. Nel suo post, il co-fondatore del colosso di Mountain View dice:  "Stavo testando una funzione degli occhiali che scatta automaticamente una foto ogni dieci secondi, senza interruzioni [...] e questa foto mi ha rapito. Adoro il paesaggio, la luce, la maestosità del cielo. Non l’avrei mai scattata senza gli occhiali".

Il punto per Brin, è che Google vuole rendere la tecnologia sempre meno invadente e la modalità automatica consentirebbe di salvare dei ricordi senza distrarsi mentre te li godi in diretta. O quando non avresti possibilità di scattare una foto in prima persona. Attualmente le immagini hanno una risoluzione ridicola inferiore al megapixel (512x384), ma è possibile che il prodotto finale sia migliore del prototipo. O anche che l'immagine inviata a Google Plus sia di qualità inferiore, per ottimizzare connessione dati e velocità di caricamento.  Riassumendo: sappiamo che Project Glass dovrebbe arrivare nel corso del prossimo anno - anche se Brin ipotizza uno slittamento al 2014 - a un prezzo indicativo di 1500 dollari.
fonte: http://gadget.wired.it/news/accessori/2012/07/26/project-glass-scatta-foto-in-automatico-56487.html

mercoledì 25 luglio 2012

You Tube richiede l'identità reale a chi commenta o carica video

Vita dura per gli pseudonimi su Youtube: d'ora in poi se un utente lascia un commento a un video o carica un filmato gli sarà richiesto il suo nome reale. E di associare il proprio profilo nel social network Google Plus. Gli iscritti possono scegliere di accettare l'invito, oppure di non tenerne conto: in questo caso, però, devono specificare tra sei opzioni il motivo per cui vogliono rinunciare a impiegare la loro vera identità. Precedentemente, il social media Google + aveva avviato una campagna per convincere le persone a non usare pseudonimi. Che, in particolare, sono scelti da una minoranza di iscritti (i "troll") capaci di ostacolare le discussioni. E, in altri casi, facilitano discorsi dell'odio. La partecipazione del pubblico all'interno dei social network online cambia abitudini radicate. Un tempo era diffuso il motto secondo cui su Internet nessuno sa che potresti essere un cane: era una semplificazione per indicare che dietro un nickname poteva esserci chiunque. Ma con le reti sociali online avviene un rapido passaggio alle identità autentiche.  

L'amministratore delegato di Twitter, Dick Costolo, ha annunciato che sono al vaglio meccanismi per ridurre i commenti-spazzatura messi in circolazione da utenze nascoste dietro nomi inventati. Ma il rischio è di limitare allo stesso tempo la circolazione delle informazioni se le misure di contrasto non saranno efficienti. Alcune recenti iniziative legislative mirano ad arginare i discorsi dell'odio che trovano terreno fertile nell'anonimato. Una proposta di provvedimento presentata nello Stato di New York punta a combattere il bullismo online. E chiede una drastica riduzione di coloro che mascherano la loro vera identità: impone ai gestori di siti web di rimuovere, su eventuale richiesta, i commenti anonimi se non vengono associati a nomi reali, indirizzi Internet e numero civico dell'abitazione di residenza. A riaprire il dibattito è stata anche la vicinanza delle elezioni politiche negli Stati Uniti.
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-07-25/youtube-riduce-pseudonimi-come-104605.shtml?uuid=AbyJyXDG

lunedì 23 luglio 2012

Realizzata la cintura di sicurezza con airbag incorporato

Gli studi inerenti la sicurezza dei passeggeri continua costantemente. La  Mercedes presenta la prima cintura di sicurezza con airbag incorporato. Il beltbag, prototipo creato sulle misure di sicurezza ESF 2009,  sara' presto disponibile di serie su un modello della gamma  Mercedes-Benz dei segmenti superiori. Riservato ai passeggeri che  si siedono sui sedili posteriori, in caso di impatto frontale il nastro  della cintura, gonfiandosi, riduce le sollecitazioni a carico della  gabbia toracica e quindi il rischio di lesioni. Ogni qual volta i sensori di crash riconoscono un impatto frontale di grossa entita', la centralina di comando airbag attiva l'apertura e il gonfiaggio del beltbag. A questo punto l'immissione di gas all'interno  della cintura gonfia il beltbag, creato in piu' strati e dotato di  giunti di strappo, triplicandone la larghezza. 

La maggiore superficie  che si viene a creare garantisce una migliore ripartizione delle  sollecitazioni a carico dei passeggeri della vettura, riducendo il  rischio di lesioni. Il beltbag puo' essere adoperato come una classica  cintura di sicurezza. Il nastro della cintura e' realizzato in maniera diversa da quello standard, e nei test di collaudo ha ricevuto valutazioni migliori per quanto riguarda il comfort e, in particolare, la morbidezza delle estremita'. "Con il beltbag Mercedes-Benz continua la propria offensiva in termini di sicurezza per i passeggeri che  occupano i sedili posteriori", ha sottolineato Rodolfo Schoneburg,  Responsabile Passive Safety and Vehicle Functions di Mercedes-Benz Cars.  

domenica 22 luglio 2012

Un giudice ordina a Apple di far pubblicità al tablet Samsung

La settimana passata, il giudice Colin Birrs è salito alla ribalta per la particolare motivazione con cui respingeva le richieste della Apple in merito alla presunta infrazione dei brevetti di iPad da parte di Samsung. Secondo il giudice, il tablet sudcoreano, ovvero il Galaxy Tab, non è così "cool" e ''trendy'' da rappresentare una copia dell'iPad: la parola usata era proprio "cool", termine parecchio informale per una Corte. E a sette giorni di distanza, Colin Birrs torna sulla faccenda con la stessa carica: "Apple deve realizzare delle pubblicità in cui afferma che Samsung non ha copiato i brevetti di Cupertino", ha dichiarato il giudice dell'Alta Corte dell'Inghilterra e del Galles. Secondo il giudice Birrs, Apple deve in pratica fare pubblicità a Samsung. Sarebbe la prima volta nella storia: è come se la Coca Cola fosse obbligata a comunicare al mondo che anche la Pepsi è un buon prodotto (e viceversa). 

Il giudice ha espressamente chiesto ad Apple di acquistare spazio sui giornali britannici e aprire una pagina sul suo sito, per specificare che Samsung non ha copiato i design di Cupertino, e correggere ogni possibile interpretazione di questo pensiero. Il messaggio dovrebbe rimanere sul sito di Apple per 6 mesi. Dalla 'mela morsicata' per adesso non filtra alcun commento. Pure la Samsung ha avuto la sua dose: Birrs ha respinto la richiesta di Samsung di proibire ad Apple di continuare a dichiarare che i suoi brevetti siano stati violati. "Apple ha diritto a sostenere la sua opinione", dice il magistrato, bloccando ogni tipo di richiesta in questo senso degli avvocati di Samsung, che sostenevano come "l'uso dei brevetti in senso così generico da parte di Apple potrebbe bloccare lo sviluppo tecnologico in assoluto", sostenendo che la vaghezza con cui i brevetti Apple delineerebbero le tecnologie rende di fatto ogni funzionalità comunemente intesa come un'invenzione di Cupertino.
fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/07/21/news/apple_faccia_spot_pro-samsung_il_giudice_birss_fa_ancora_discutere-39357699/

sabato 21 luglio 2012

Su You Tube ora si possono oscurare i volti nei filmati

Una modalità che consente di sfocare i volti delle persone che appaiono nei video, utile per la privacy ma anche per tutelare l'identita' di persone che postano immagini in situazioni particolari come le rivolte politiche: si tratta della novita' introdotta da You Tube. ''I cittadini svolgono un ruolo cruciale nel dare informazioni e nel condividere video relativi ai diritti umani nel mondo. Siamo impegnati a creare migliori strumenti di aiuto'', dice Amanda Conway di YouTube. Questo oscuramento dei volti può avvenire in modo automatico o su richiesta dell'utente, grazie ad una funzionalità inserita nel menu. Gli utenti possono vedere in anteprima il loro video con i volti oscurati e decidere di mandarli nel Web oppure no. "Si tratta di una tecnologia emergente, che a volte può incontrare problemi di luminosità e qualità", avvisa però Amanda Conway. 

La funzionalità oltre a proteggere l'identità rende You Tube sempre più 'media' personalizzato e conferma quanto emerso da uno studio effettuato dal Project for Excellence in Journalism del Pew Research Center - svolto sull'analisi dei dati di accesso al sito nell'arco di quindici mesi - che spiegava come oggi You Tube sia la principale fonte di notizie. Sulla piattaforma ogni minuto vengono caricate 72 ore di video, ogni giorno sono visti oltre quattro miliardi di video. L'oscuramento dei volti è uno strumento importante nelle mani degli utenti che saranno così ancora più liberi di caricare sul sito video-notizie che magari riprendono contestazioni di piazza, dove è meglio evitare che appaiono i volti degli attivisti, scene di violenza o clip che coinvolgono bambini. Uno strumento che aiuta i 'cyberdissidenti' e che va nel senso opposto di quanto comunicato da Twitter qualche mese fa, ovvero la censura geolocalizata dei tweet in base agli accordi con alcune nazioni.
fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/07/19/Youtube-ora-puo-oscurare-volti-nei-video_7210347.html

giovedì 5 luglio 2012

Rilevata correlazione tra autismo e gene del cervelletto

Interessante scoperta medica: un solo gene nel cervelletto dei ratti e' apparso correlato all'insorgere di sintomi autistici. Gli scienziati della Harvard Medical School, a quanto si legge su ''Nature'', cancellando questo gene da topi in cui era stato indotto l'equivalente murino del comportamento autistico, sono riusciti a guarire la malattia. Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che la rapamicina, un comune immunosoppressore, previene questi sintomi. Il gene in questione e' collegatoalla Tuberous Sclerosis Complex (Tsc): quasi la metà di coloro che soffrono di Tsc sviluppano autismo. 

E' la prima volta che si rileva un coinvolgimento del cervelletto nell'autismo. Gli scienziati hanno anche scoperto che la somministrazione della rapamicina, soprattutto durante il periodo di sviluppo dei topolini, preveniva la comparsa di sintomi comportamentali di tipo autistico. Presto partiranno alcuni trial clinici che proveranno la efficacia della everolimus, un composto della stessa famiglia della rapamicina, sui disordini neurocognitivi dei più piccoli.

martedì 3 luglio 2012

Il tablet targato Asus-Google in Italia da settembre a partire da 249 €uro

Il gruppo ASUS Italia, mediante il suo profilo ufficiale Facebook, ha comunicato quale sarà la fase di lancio e il prezzo di vendita del nuovo atteso tablet Google Nexus 7 in Italia: il touchscreen device sarà commercializzato nel nostro paese a partire dai primi giorni di settembre 2012. Il prezzo ufficiale di vendita sarà di 249 euro, per la versione da 16 GygaByte, IVA inclusa. Come riporta lo staff dell'azienda “sarà disponibile attraverso i canali tradizionali ASUS”.

Ricordiamo le caratteristiche di questo tablet: schermo LCD retroilluminato a LED da 7 pollici e risoluzione di 1280 x 800 pixel, supporto Wi-fi, connettività Bluetooth, NFC e USB. E’ dotato di Webcam frontale da 1,2 Megapixel con il supporto per il videorecording in HD (720p), ingresso jack da 3,5 mm per le cuffie e chip GPS. Il processore è un quad-core a 1,3 GHz, mentre la RAM ammonta a 1 GB; il sistema operativo è Android.
fonte: http://www.cellulari.it/news/anteprime/119847/google-nexus-7-in-italia-a-249-euro-da-settembre.html?land=1&k=cellulari%20nokia